Kinesiologia

Prima di spiegare cos’è e perché ho fondato la Kinesiologia Umanistica è doveroso andare alle radici di questa disciplina olistica. La Kinesiologia nasce negli Stati Uniti grazie all’impegno di un medico americano, il Dr Goodheart. I suoi rudimenti risalgono al 64’, partendo dal concetto che la debolezza di un muscolo antagonista è presente nella maggior parte degli spasmi muscolari ed è sicuramente primaria. L’introduzione al metodo originale del Dr Goodheart, basato sui lavori di Kendall, Kendall e Wadsworth è la procedura diagnostica della Kinesiologia.

Goodheart la chiamò Kinesiologia Applicata. Le ricerche, nell’ambito di questa disciplina, portate avanti sia da Goodheart che altri medici, hanno fatto si che la Kinesiologia potesse essere applicata nelle più svariate specialità, sia mediche che paramediche.

 

L’evoluzione della Kinesiologia è stata possibile proprio dal fatto che questa disciplina è utilizzabile da tutti i settori della medicina permettendo un arricchimento di tecniche e nuove applicazioni.

Il Dr. Goodheart era solito dire: “Il linguaggio del corpo non mente mai”.

All’inizio la Kinesiologia Applicata era utilizzata per correggere lo squilibrio strutturale causato da una funzione muscolare difettosa. L’obiettivo era quello di fornire un aiuto per localizzare in che punto e direzione effettuare una manipolazione e se la correzione era stata effettuata in modo appropriato.

Lentamente ma progressivamente le tecniche di K.A. sono state ampliate e perfezionate includendo aspetti come la Terapia dei Meridiani, la Terapia Cranio Sacrale, la Posturologia, la Riflessologia, il Test Alimentare e per le Allergie e molte altre fino ad arrivare a tecniche per l’alleviamento delle fobie, paure ed ossessioni, per migliorare l’apprendimento e la coordinazione, per bilanciare l’apparato stomatognatico.

Col tempo sono nate diverse scuole di Kinesiologia in tutto il mondo con gli stessi principi di base ma con alcune differenze sull’approccio al test e sugli obiettivi che si propongono. Rimane il fatto che La Kinesiologia è una disciplina diagnostico-terapeutica che permette di valutare e riequilibrare gli squilibri corporei a livello strutturale, biochimico e mentale, tramite l’analisi della postura e della risposta muscolare mediata da un stimolo appropriato.

Come nasce la Kinesiologia Umanistica

Anche se, sin dall’inizio avevo pensato che la Kinesiologia fosse troppo “tecnica” rispetto al mio modo di essere, ero comunque affascinato dalla possibilità di poter interrogare il nostro organismo attraverso le risposte ottenute dal test muscolare… Rimavo realmente colpito da come il mio “braccio” rispondesse ai vari test ottenendo informazioni importanti al fine di poter godere di una salute migliore.
Quello che invece ho riscontrato in seguito è stata la superficialità con cui viene utilizzato questo meraviglioso strumento… 

Purtroppo ancora mi capita di vedere oggi operatori olistici, ma talvolta anche operatori sanitari, improvvisarsi kinesiologi abusando del test muscolare, pretendendo di ottenere “risposte neuromuscolari” valide, convincendo e auto-convincedosi di averle ottenute.

Questa meravigliosa disciplina non si applica in questo modo! Occorre una seria e profonda conoscenza sia del test muscolare kinesiologico sia – soprattutto – del funzionamento dell’organismo e della mente umana per poter entrare in relazione con la persona che si ha di fronte, essendo in grado di gestire in modo corretto ed etico questo rapporto.

Per imparare a riconoscere i propri limiti e nello stesso tempo accrescere la propria professionalità e competenza occorre tempo e una guida esperta.

Mentre continuavo la mia crescita professionale cresceva la consapevolezza che “mancava qualcosa” nella mia formazione e non trovandolo nelle scuole che sino ad allora avevo frequentato, decisi di cercare altrove.

Un giorno una cara amica venne a trovarci e ci portò una broshure che presentava un Scuola di Formazione (triennale) di Counseling, la cui impronta era spiccatamente Rogersiana.

Con mia moglie facemmo ricerche ed eravamo entusiasti, anche lei voleva scoprire questo mondo che sembrava ci appartenesse da sempre, forse avevamo trovato quello di cui avevamo bisogno per continuare a crescere insieme.

In questo nuovo contesto formativo abbiamo avuto sin dalle prime lezioni l’aiuto di cui avevamo bisogno e trovato conferma di ciò che avevamo sempre capito: è la qualità della relazione con i propri clienti la chiave per ottenere risultati.

A quel punto Annamaria (mia moglie) aveva già smesso di fare kinesiologia e la sua intenzione era di diventare un counselor professionista.

Io invece mettevo in pratica quello che apprendevo durante le sessioni di kinesiologia, constatando che, migliorando il mio focus sulla relazione piuttosto che sulle tecniche da usare, i risultati non solo erano migliori ma si mantenevano nel tempo.

Tornando ad oggi, ritengo fondamentale per ogni professionista che si rispetti, continuare la propria crescita personale e professionale imparando a non sentirsi mai arrivati. Questo è il pensiero di grandi terapeuti quali Carl Rogers e molti suoi collaboratori che consideravano la professionalità inscindibile dal proprio modo di essere. Sono felice di ricordare l’arricchimento che ho avuto grazie a tante care persone che hanno avuto un ruolo importante nella mia crescita.

Nella scuola di Counseling Integrato che ho frequentato assieme a mia moglie abbiamo fatto esperienza anche con sessioni di gestalt, psicodramma moreniano e altri modelli d’intervento molto interessanti ma – sono state le lezioni in cui abbiamo lavorato su aspetti che Carl Rogers considerava qualità umane indispensabili – quelle fondamentali. Continuare a mettersi in gioco e confrontarsi attraverso esercitazioni pratiche, tirocinio in centri d’ascolto e in strutture di accoglienza permette di riconoscere punti di forza e debolezze su cui lavorare. Solo imparando a conoscersi meglio – attraverso gli altri – è possibile essere d’aiuto.

L’empatia, la congruenza, l’accettazione positiva e incondizionata fanno dell’essere umano una meraviglia e sono fondamentali in un processo di recupero psico/fisico. Qualità che non si acquisiscono ma, come ho già detto, al limite si SVILUPPANO attraverso un percorso di trasformazione e crescita personale che dura tutta la vita! E così, sperimentando l’integrazione del Counseling con la Kinesiologia ho fondato la Kinesiologia Umanistica: un’integrazione fra diverse discipline olistiche che attraverso l’approccio tipico del Counseling mette il Cliente al centro della relazione con le sue emozioni, la sua unicità e le sue credenze permettendo di raggiungere il proprio equilibrio psicofisico.

La peculiarità del mio approccio è determinata dall’uso degli strumenti fondamentali della Kinesiologia – Test Muscolare, Analisi Posturale, Terapia Manuale Osteopatica, Terapia Cranio Sacrale, Terapia dei Meridiani, Riflessologia – e dall’abile uso della relazione attraverso un Counseling che è mirato ad individuare le reali necessità del cliente nel rispetto della persona nella sua interezza.