Terapia Cranio Sacrale

Come tutte le discipline olistiche, anche il pensiero filosofico da cui trae origine la Terapia Cranio Sacrale, riconosce all’organismo la capacità di auto guarirsi, vincendo quel momento di disagio fisico, mentale, emotivo e spirituale che molte volte nella nostra vita attraversiamo.

Come si dovrebbe ormai ben sapere, per chi opera nel campo delle medicine complementari il sintomo è soltanto un effetto la cui causa può essere ben lontana dal distretto in cui il sintomo stesso si manifesta.

Inoltre è ben chiaro che non è solo il terapeuta che guarisce, come
non è solo il chirurgo, non è solo il farmaco o il rimedio, ma è
l’innata saggezza del “corpo” nel suo insieme che fa il “miracolo”

 

Cranio Sacrale

Basta pensare che se fate un taglio in una bistecca e la ricucite, può passare tutto il tempo che volete ma, quando andrete a togliere il filo troverete di nuovo lo stesso taglio, non è vero? Il mezzo o lo strumento che si utilizza sia per tagliare che per ricucire, può essere quanto di più sofisticato esista al mondo ma il risultato sarà lo stesso!

Cranio Sacrale

È il dono della vita – intesa come la capacità dell’organismo di prendersi cura di se stesso – che ogni essere vivente possiede e che deve funzionare armoniosamente che fa la differenza: altrimenti tutto è inutile.

A volte il mezzo può essere più o meno adatto, a volte non è perniente adatto, dipende da una miriade di fattori che nemmeno la scienza è in grado di elaborare in modo esauriente. Esiste infatti la Ricerca proprio per questo! Anche nell’ambito delle Medicine non Convenzionali, Complementari o Naturali, come dir si voglia, ci sono continui aggiornamenti in base alle ricerche nelle più svariate discipline, fra cui, appunto, la Terapia Cranio Sacrale.

La Terapia Cranio Sacrale, come fa capire lo stesso nome, agisce sul Sistema Cranio Sacrale in modo dolce e non invasivo, riportandolo ad un maggiore equilibrio ed armonia. Dobbiamo anche considerare che non sempre le “terapie” sono esclusivamente finalizzate al recupero della salute o alla guarigione dalle malattie anche se, sicuramente, possono fornire un valido strumento per migliorare il nostro equilibrio. Chiaramente possono permetterci di migliorare l’armonia del corpo con benefici evidenti anche dall’aspetto.

Per comprendere come funziona questo sistema così importante occorre fare prima un po’ di storia.

Oggi sappiamo che le ossa del cranio si spostano in un movimento ciclico sincronizzato da 4 a 14 cicli circa al minuto, tuttavia ancora oggi sono poche le scuole di pensiero mediche che riconoscono l’importanza dei movimenti cranio-sacrali per la fisiologia.

Le ricerche sulla probabile presenza di un movimento cranico sono iniziate più o meno contemporaneamente presso chiropratici e osteopati.

William Sutherland nel 1899, quando era ancora uno studente di osteopatia alla “America School of Osteopathy” di Kirksville, nel Missouri, cominciò a interessarsi all’argomento. Nell’esercizio della sua professione di osteopata, Sutherland continuò a vagliare la possibilità di un movimento cranico e, utilizzando attrezzi ingegnosi, applicò una pressione statica sulla propria testa per osservare se si verificavano eventuali mutamenti della funzione corporea.

Nel 1929, dopo anni di studi, presentò le sue prime scoperte e idee ai colleghi e pubblicò nel 1939 il testo The Cranial Bowl, in cui delineava i movimenti del cranio. Alla luce delle misurazioni effettuate recentemente per mezzo di trasduttori di forza elettrici, le osservazioni iniziali di Sutherland risultano accurate. Dobbiamo a lui la maggior parte della terminologia usata ancor oggi in ambito di Terapia Cranio Sacrale.

Anche Nephi Cottam, chiropratico che iniziò a insegnare nel 1929 pubblicò nel 1936 un volumetto sulla Story of Craniopathy. Nel 1937 Cottam intraprese, insieme a John C. Burnett, D.C., una serie di dimostrazioni di tecniche craniali in vari collegi di osteopatia.

Dopo questi pionieri, numerosi studiosi si sono dedicati alla ricerca della funzione cranica, aggiornando le prime scoperte e allargandole anche in altre direzioni.

Dopo aver fatto un po’ di storia vediamo ora da cosa è formato il Sistema Cranio Sacrale.

Il sistema cranio sacrale è un sistema fisiologico che lavora in connessione con gli altri due sistemi primari di vita: respiratorio e cardiovascolare.

Sebbene tutte le strutture che costituiscono il Sistema Cranio-Sacrale siano chiaramente identificabili come strutture anatomiche (membrane, fluidi, ossa e fasce) è un sistema che funziona autonomamente. Senza andare troppo nello specifico, alcune di queste strutture sono:

Il sistema delle membrane costituito da una membrana a tre strati conosciuto come Meningi che circonda e racchiude il Sistema Nervoso Centrale. (l tre strati delle Meningi sono la Dura Madre, l’Aracnoide e la Pia Madre).

La guaina della Dura Madre è suddivisa in:

La Dura Madre Craniale che circonda il cervello.

La Dura Madre Spinale che circonda il midollo spinale.

La Dura del Cranio è ulteriormente suddivisa in due strati di Dura, lo strato più interno forma diversi avvolgimenti e invaginazioni:

La Falce Cerebrale

Una membrana a forma di mezza luna che percorre il cranio dalla parte frontale a quella occipitale lungo la linea mediale che suddivide i due emisferi cerebrali.

La Falce Cerebellare

Una membrana più piccola a forma di mezza luna che percorre la linea mediana della regione Occipitale tra i due emisferi del cervelletto.

Tentorio del Cervelletto

Una membrana a forma di “tenda” che si estende orizzontalmente attraverso il cranio suddividendo il cervello dal cervelletto.

Il Diaframma della Sella

Una piccola membrana orizzontale che forma un tetto sulla Sella Turcica dell’osso sfenoidale e copre la ghiandola pituitaria o ipofisi.

In vari punti di connessione o di avvolgimento, queste membrane formano i Seni Venosi che sono responsabili del drenaggio venoso del cervello.

Tutte le parti del sistema delle membrane sono interconnesse e formano un sistema di membrane che si trasmettono a vicenda le tensioni, così che le tensioni all’interno di ogni parte del sistema di Membrane è soggetta all’influenza delle altre parti del Sistema di membrane.

La membrana della dura madre si congiunge saldamente formando un attacco osseo sulla superficie interna di tutte le ossa del cranio: frontale, parietali, temporali, occipitale, sfenoide ed etmoide oltre a C2, C3, sacro e coccige.

Intorno al forame magno la dura madre forma un anello membranoso più spesso e resistente poi continua all’interno della colonna vertebrale come un tubo membranoso che ondeggia liberamente all’interno del canale vertebrale, tranne che per i suoi attacchi ossei già menzionati.

Esclusi queste “inserzioni” la dura madre è libera di fluttuare all’interno del canale vertebrale (sebbene sia debolmente trattenuta da un legame fibroso alla parete anteriore).

Da una parte all’altra del canale vertebrale la membrana della dura madre è penetrata da nervi, che lasciano il sistema nervoso centrale verso la periferia e rientrano nel sistema nervoso centrale dalla periferia. Nel punto di penetrazione la Dura ricopre ogni nervo per alcuni millimetri del suo percorso dal Sistema Nervoso Centrale prima che si saldino nell’epineurio, o guaina fasciale, che ricopre il nervo per tutto il resto del suo percorso.

Da questo è chiaro che restrizioni o disfunzioni del sistema di membrane possono influenzare le funzioni del Sistema Nervoso Centrale, con effetti debilitanti.

Un altro componente del Sistema Cranio Sacrale è:

Il Liquido Cefalo-Rachidiano

La membrana della Dura Madre contiene e racchiude il Liquido Cefalo-Rachidiano, un fluido chiaro e incolore che circonda e bagna il Sistema Nervoso Centrale, creando l’ambiente all’interno del quale il Sistema Nervoso Centrale cresce, si sviluppa e funziona.

Il Liquor è essenziale per un buon funzionamento del Sistema Nervoso Centrale e poiché provvede al nutrimento e al drenaggio del cervello e della spina dorsale non può essere statico o stagnante e infatti scorre costantemente intorno al cervello e alla spina dorsale in movimento continuo.

Il Liquido Cefalo-Rachidiano entra nel sistema di membrane dai Plessi Coroidei: strutture simili a filtri situate all’interno dei tetti dei quattro Ventricoli del cervello. Il sangue arterioso penetra in questi plessi e il Liquido Cefalo-Rachidiano è il filtrato chiaro e incolore che ne emerge per essere distribuito in tutto il Sistema delle Membrane.

Distribuito in tutto il sistema ventricolare, Il Liquido Cefalo-Rachidiano scende nel canale spinale (entro la spina dorsale), attraverso il Forame di Magendie e il Forame di Luschka nella parete posteriore del Quarto Ventricolo, per essere distribuita in tutto lo spazio sub-aracnoideo che circonda il Sistema Nervoso Centrale.

Il Liquido Cefalo-Rachidiano è trasmesso inoltre fuori dal sistema di membrane, lungo i percorsi dei nervi periferici, a tutte le parti del corpo, portando con se una potenza che promuove, incoraggia a aumenta i processi curativi del corpo.

Solo recentemente, studi scientifici a opera dei sovietici Naumenko e Moskalenko, dimostrano che il Liquor viene distribuito attraverso dei microtuboli nelle fasce e dalle guaine nervose in tutto il corpo. Il libero scorrimento del Liquido Cefalo-Rachidiano a ogni tessuto del corpo è essenziale per la salute e il buon funzionamento degli stessi. Il blocco o la restrizione dei percorsi del Liquido Cefalo-Rachidiano porterà a disfunzioni e disagi; il rilasciamento delle restrizioni produrrà un effetto benefico alle funzioni vitali.

Il Liquido Cefalo-Rachidiano viene quindi riassorbito nel sangue presso i Villi Aracnoidei nei Seni Venosi del Cranio.

La produzione e l’assorbimento del Liquido Cefalo-Rachidiano è associata ad un continuo movimento di pompaggio del sistema delle membrane, tanto che le membrane si espandono e si contraggono continuamente in un movimento ritmico simile a quello respiratorio.

Questo movimento ritmico è conosciuto come il Ritmo Craniale o Impulso Ritmico Craniale o Meccanismo Respiratorio Primario e normalmente ha luogo con una frequenza compresa fra i 4 e i 14 cicli completi al minuto.

Attualmente le terapie craniali vengono adottate principalmente da tre gruppi: osteopati, chiropratici e kinesiologi anche se la Terapia Cranio Sacrale sta diventando sempre più una disciplina a sé stante così come è stato per la Kinesiologia.

La Kinesiologia Umanistica ha adattato alcune delle tecniche utilizzate nelle terapie craniali e usa il test muscolare manuale come “supporto diagnostico e terapeutico” per identificare le “lesioni craniali” e trovare la tecnica appropriata per correggerle e verificare il ripristino della funzionalità.